Cari amici e genitori,
la realtà che stiamo vivendo ci permette di mettere a fuoco aspetti del nostro lavoro attraverso diversi punti di vista.
Ad esempio, la “bolla” in cui vivono i bimbi di due e tre anni, realizzata grazie alla buona organizzazione degli spazi ed ad una struttura che si presta, permette di mettere i bambini e le loro esigenze al centro del nostro operato.
Aldilà dei comparti stagni, quindi, necessari per tutelare i bambini e le loro famiglie al fine di limitare i contagi, la nostra filosofia di insegnamento, sempre attenta ai bisogni del singolo, ci ha fatto riflettere e realizzare una “bolla” unica per i bimbi di tre e due anni. Si tratta di un’età di transizione dove coesistono bisogni plurimi che cambiano in diverse fasi, e per ogni bimbo cambiano in tempi diversi.
I bambini possono così vivere esperienze condivise: hanno l’opportunità di spostarsi in autonomia tra le due aule adiacenti attratti dall’attività che propone l’altro gruppo. Anche nei momenti di gioco libero, possono andare a giocare con bimbi di età diverse se interessati ad attività e a centri di interesse a loro più vicini.
Lo spazio/corridoio tra le due aule è diventato il terzo spazio educativo per questi bimbi che si incontrano e lì possono giocare anche con materiali non convenzionali (pigne, legnetti, farine, semi, riso colorato, carta vetrata…).
Questo permette a bimbi di due anni con bisogni più simili a quelli dei grandi di interagire con i giusti stimoli; i bimbi di tre anni, invece, che necessitano di momenti come la nanna, ad esempio, possono usufruire degli spazi e delle modalità di organizzazione dei bambini di due. Purtroppo spesso i vincoli strutturali e organizzativi delle scuole dell’infanzia non ci fanno più prendere in considerazione i bisogni reali dei bambini (nella maggioranza delle scuole dell’infanzia il pomeriggio non è prevista la nanna).
Noi cerchiamo di fare qualcosa di diverso, con i bisogni del singolo al centro di tutto.